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«O diletto Sposo e amoroso Verbo, in un modo a Te noto e solo da Te stesso inteso, Tu generi il corpo della Santa Chiesa … Col tuo Sangue ti formi un corpo bene organizzato, ben composto, del qual corpo Tu sei il capo, della cui bellezza si compiacciono gli Angeli, ammirano gli Arcangeli, se ne innamorano i Serafini, e tutti gli spiriti Angelici se ne meravigliano, e se ne nutrono ancora tutte quelle anime beate della celeste Patria. E la SS.ma Trinità vi si compiace in un modo da noi non inteso»
S. M. Maddalena de’ Pazzi
COLLOQUIO
Ecco, Signore, davanti a te una poverissima creatura: fragile e debole, inclinata al male, capace di ogni peccato, creatura vana, simile al fieno dei campi che oggi è e domani non sarà più; creatura misera che per se stessa non ha alcun bene e non è capace di alcun bene. E Tu, o Gesù, vero Figlio di Dio, immagine del Padre, principio e fine di tutte le cose, Re dell’universo, Salvatore del mondo, ti chini fino a me, prendi questa misera creatura e la unisci così intimamente a te da farla membro tuo. Ed essendo tuo membro, mi comunichi la tua vita, mi fai vivere la tua stessa vita.
O Signore, bellezza e santità infinita, come puoi sopportare di avere quale membro tuo una creatura tanto miserabile e indegna? Ma non solo lo sopporti, lo vuoi e mi dici: «Rimani in me».
Come, o Signore, non accettare il tuo invito e il tuo comando quando Tu stesso mi hai già voluto inserire, nel tuo Corpo mistico? O Signore, se potessi comprendere la grandezza, il valore del dono infinito che mi offri, se potessi comprendere ciò che vuol dire vivere in Te e di Te come il tralcio vive nella vite, come il membro vive nel corpo!
Che cosa mi manca, o Signore, per la mia santificazione, per la mia vita di unione con Te? Tu mi hai dato assai più di quanto io avrei mai potuto desiderare.
O Signore fammi sentire la profonda realtà di questo grande mistero che a Te mi unisce tanto intimamente. Fa’ che tale realtà domini illumini, diriga tutta la mia vita; che di fronte ad essa tutto il resto svanisca, che all’infuori di essa io non cerchi e non desideri nulla, che la vanità delle cose terrene più non mi attiri e non m’inganni. Fa’ ch’io senta vivo e profondo il dovere e la dolce necessità di essere un membro degno di Te, che le mie azioni e la mia vita siano tali da onorare Te, mio dolcissimo Capo.
Nella Chiesa sarò l’amore
Durante l’orazione i miei desideri mi facevano soffrire un vero e proprio martirio. Aprii le epistole di san Paolo per cercare qualche risposta. Mi caddero sotto gli occhi i capitoli XII e XIII della prima lettera ai Corinzi. Nel primo lessi che non tutti possono essere apostoli, profeti, dottori, ecc…, che la Chiesa è composta da diverse membra e che l’occhio non potrebbe essere al tempo stesso la mano.
La risposta era chiara, ma non appagava i miei desideri, non mi dava la pace. Senza scoraggiarmi continuai la lettura e questa frase mi rincuorò: «Cercate con ardore i doni più perfetti; ma io vi mostrerò una via ancora più eccellente». Finalmente avevo trovato il riposo!… Considerando il corpo mistico della Chiesa, non mi ero riconosciuta in nessuno dei membri descritti da San Paolo: o meglio, volevo riconoscermi in tutti!… La Carità mi diede la chiave della mia vocazione. Capii che se la Chiesa aveva un corpo, composto da diverse membra, il più necessario, il più nobile di tutti non le mancava: capii che la Chiesa aveva un Cuore e che questo Cuore era acceso d’Amore. Capii che solo l’Amore faceva agire le membra della Chiesa: che se l’Amore si dovesse spegnere, gli Apostoli non annuncerebbero più il Vangelo, i Martiri rifiuterebbero di versare il loro sangue… Capii che l’Amore racchiudeva tutte le Vocazioni, che l’Amore era tutto, che abbracciava tutti i tempi e tutti i luoghi!… Insomma che è eterno!…
Allora, nell’eccesso della mia gioia delirante ho esclamato: O Gesù mio Amore… la mia vocazione l’ho trovata finalmente! La mia vocazione è l’Amore!…
Sì, ho trovato il mio posto nella Chiesa e questo posto, mio Dio, sei tu che me l’hai dato: nel Cuore della Chiesa, mia Madre, sarò l’Amore… Così sarò tutto… così il mio sogno sarà realizzato!!!
Dai «Manoscritti autobiografici»
di santa Teresa di Gesù Bambino, vergine e dottore della Chiesa.